Le escursioni proposte dalle guide de La via dei monti ricadono per la maggior parte nella categoria “E” (escursionistico), pertanto, per agevolare la distinzione fra percorsi più o meno impegnativi, nelle nostre schede trovate anche l’indicazione “E+” per le escursionistiche più impegnative o “E-” per le uscite di livello escursionistico facile.
Per le ciaspolate adottiamo invece la classificazione CAI Eai (escursionismo in ambiente innevato), inserendo per maggior completezza i tre gradi: facile, medio, difficile.
Nelle nostre schede trovate infine sempre un paragrafo “natura delle difficoltà” dove vi spieghiamo se ci sono (e quali sono) eventuali difficoltà di natura fisica o tecnica, in modo che possiate scegliere facilmente l’escursione più adatta a voi.
Tutte le escursioni classificabili, nella scala di difficoltà CAI, “escursionistiche” (E), sono pertanto generalmente adatte a chiunque si trovi in stato di buona salute fisica e sia mediamente abituato a svolgere attività motoria ed a camminare su sentieri.
Nei tracciati non sono presenti tratti con difficoltà tecniche di tipo alpinistico.
Il minore o maggiore grado di impegno delle singole uscite dipende pertanto dalla distanza complessiva, tipo di percorso, condizioni ambientali e dislivello.
Queste informazioni potete trovarle nelle schede di dettaglio di ogni singola escursione presenti nella pagina “le escursioni del mese“. Per qualunque dubbio o ulteriore necessità di chiarimento non esitate a contattarci,vi daremo tutte le informazioni necessarie a poter vivere al meglio la vostra esperienza in natura.
Le escursioni, salvo le più impegnative, sono generalmente fattibili da bambini a partire dall’età di 8-10 anni.
La percezione della fatica da parte dei bambini è comunque molto legata a fattori soggettivi di minore o maggiore abitudine al cammino. Se avete bambini e intendete iscrivervi, vi consigliamo di contattarci per valutare insieme, caso per caso, se l’escursione può fare al caso loro.
La scala di difficoltà dei sentieri stabilita dal C.A.I.
Il Club Alpino Italiano ha adottato, a livello nazionale, una scala per distinguere le difficoltà escursionistiche degli itinerari, che esprime una valutazione sul grado di difficoltà.
Questa scala tiene conto di quattro parametri oggettivi fondamentali:
il dislivello;
la distanza planimetrica;
qualità della segnaletica sul percorso;
tipo di fondo.
Per avere maggiore sicurezza nella scelta dell’escursione più appropriata alle proprie capacità e per la migliore scelta dell’equipaggiamento, vi consiglio di integrare le definizioni convenzionali che troverete qui di di seguito con le seguenti riflessioni:
a. Quale è il tempo medio di percorrenza, senza le soste? Di quante soste prevedo aver bisogno?
b. Che tipologia di fondo hanno i sentieri che dovrò affrontare?
d. E’ presente segnaletica? Di che qualità?
e. Quale è la quota massima raggiunta?
f. Lungo il percorso si trovano rifugi, bivacchi, sorgenti, rifornimenti, passaggi attrezzati, nevai guadi e gallerie? Come sono dislocati?
g. Quale morfologia presenta l’ambiente in cui si svolge il percorso?
h. Esistono “vie di fuga” che permettano rientri più veloci o agevoli e/o accessi a centri abitati o strade?
i. Tutti i miei compagni sono in grado di portare a termine il percorso?
Al fine di rendere esaustiva la trattazione, oltre alla descrizione dei percorsi escursionistici trovate le scale di difficoltà relative anche ad attività che esulano dalla professione di Guida Ambientale Escursionistica (alpinismo, sci-alpinismo e vie ferrate).
ESCURSIONISMO
T = Turistico
Itinerari che si sviluppano su stradine, mulattiere o comodi sentieri. Sono percorsi abbastanza brevi, ben evidenti e segnalati che non presentano particolari problemi di orientamento. I dislivelli sono usualmente inferiori ai 500m. Sono escursioni che non richiedono particolare esperienza o preparazione fisica.
E = Escursionistico
Itinerari che si volgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni. Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati Normalmente il dislivello è compreso tra i 500 e i 1000m. I segni “+” o “-” indicano livelli intermedi fra E ed EE e fra E e T.
EE = Escursionisti Esperti
Itinerari non sempre segnalati e che richiedono una buona capacità di muoversi sui vari terreni di montagna. Possono essere sentieri o anche labili tracce che si snodano su terreno impervio o scosceso, con pendii ripidi e scivolosi, ghiaioni e brevi nevai superabili senza l’uso di attrezzatura alpinistica.
Necessitano di una buona esperienza di montagna, fermezza di piede e una buona preparazione fisica.
Occorre inoltre avere un equipaggiamento ed attrezzatura adeguati, oltre ad un buon senso d’orientamento. Normalmente il dislivello è superiore ai 1000m.
Eai = Escursionismo in ambiente innevato
Itinerari in ambiente innevato che richiedono l’utilizzo di racchette da neve, con percorsi evidenti e riconoscibili, facili vie di accesso, di fondovalle o in zone boschive non impervie o su crinali aperti e non esposti, con dislivelli e difficoltà generalmente contenuti che garantiscano sicurezza di percorribilità.
all’interno di questa categoria i tre livelli “facile” “medio” e “difficile” si riferiscono al livello crescente di impegno fisico per lunghezza del percorso, tipologia di terreno e dislivelli.
EEA = Escursionisti Esperti con Attrezzatura alpinistica
Itinerari che richiedono l’uso di attrezzatura da ferrata (cordini, imbracatura, dissipatore, casco, etc.). Possono essere sentieri attrezzati o vere e proprie vie ferrate. Si rende necessario saper utilizzare in sicurezza l’equipaggiamento tecnico e avere una certa abitudine all’esposizione e ai terreni alpinistici.
EEAG = Escursionisti Esperti Attrezzati Ghiaccio
Caratteristiche simili all’EEA ma con utilizzo di attrezzature da ghiaccio (ramponi, piccozza, corda, etc.) oltre alla conoscenza delle relative manovre di assicurazione.
ALPINISMO
I percorsi alpinistici, in quanto tali, si snodano prevalentemente fuori sentiero; quindi richiedono buon allenamento ed esperienza di montagna oltre all’uso continuato dell’attrezzatura tecnica.
Qualsiasi difficoltà alpinistica è da considerare superiore a quelle escursionistiche.
F = Facile
E’ la forma più semplice dell’arrampicata, bisogna già scegliere l’appoggio per i piedi; le mani utilizzano frequentemente gli appigli per mantenere l’equilibrio. Non è adatto a chi soffre di vertigini.
PD = Poco Difficile
Qui inizia l’arrampicata vera e propria, che richiede lo spostamento di un arto per volta e una corretta impostazione dei movimenti. Appigli e appoggi sono ancora numerosi.
AD = Abbastanza Difficile
La struttura rocciosa, già più ripida o addirittura verticale, offre appigli e appoggi più rari e può già richiedere l’uso della forza. Di solito i passaggi non si risolvono ancora in maniera obbligata.
D = Difficile
Appigli e appoggi divengono ancora più rari e/o esigui. Richiede una buona tecnica di arrampicata applicata alle varie strutture rocciose (camini, fessure, spigoli ecc.), come pure un certo grado di allenamento specifico.
TD = Molto Difficile
Appigli e appoggi sono decisamente rari ed esigui. L’arrampicata diviene delicata (placche ecc.) o faticosa (per l’opposizione o incastro in fessure e camini). Richiede normalmente l’esame preventivo del passaggio.
ED = Estremamente Difficile
Appigli e/o appoggi sono esigui e disposti in modo da richiedere una combinazione particolare di movimenti ben studiati. La struttura rocciosa può costringere a un’arrampicata delicatissima, oppure decisamente faticosa dov’è strapiombante. Necessita un allenamento speciale e forza notevole nelle braccia e nelle mani.
EX = Eccezionalmente Difficile
Sono presenti appigli e/o appoggi minimi e molto distanziati. Richiede un allenamento sofisticato con particolare sviluppo della forza delle dita, delle doti di equilibrio e delle tecniche di aderenza.
La graduatoria delle difficoltà di ogni singolo passaggio della via, è:
I-II-III-IV-V-VI-VII, corredata di (+) o (-) per differenziare ulteriormente il grado.
SCI ALPINISMO ( scala Blachère )
MS = Medio Sciatore
Itinerari su pendii aperti di pendenza moderata. E’ richiesta una discreta padronanza dello sci.
BS = Buon Sciatore
Itinerari su pendii inclinati fino a 30°, nevi anche difficili. E’ richiesta buona padronanza degli sci anche in situazioni particolarmente difficili.
OS = Ottimo Sciatore
Itinerari che richiedono ottima padronanza dello sci su terreno molto ripido, con tratti esposti e passaggi obbligati.
–A = Alpinista
L’aggiunta della lettera A, indica che l’itinerario ha carattere ALPINISTICO per qualche breve tratto (cioè richiede conoscenza di progressione su ghiacciaio, assicurazioni e manovre di corde).
VIE FERRATE
F = Facile
Ferrata poco esposta, poco impegnativa con lunghi tratti su sentiero.
MD = Media Difficoltà
Ferrata anche lunga ed esposta, ma poco di forza e sempre facilitata dagli infissi posti su di essa.
D = Difficile
Ferrata che supera qualche breve strapiombo, con passaggi atletici, vuoto continuo. Il pericolo (caduta di pietre o altro) viene specificato ogni volta e non aumenta la valutazione della difficoltà, ma del rischio oggettivo.
TD = Molto Difficile
Ferrata con passaggi molto acrobatici, tecnici, che richiede forza nelle braccia ed assoluta mancanza di vertigini.
ED = Estremamente Difficile
A volte riferito ad un solo passaggio volutamente creato ad arte per impegnare sopra ogni immaginazione il frequentatore. In questo caso vi è un segnale di pericolo prima di intraprendere il passaggio e comunque vi è sempre la possibilità di un passaggio alternativo.