Il cammino è un’avventura che condividiamo con diversi compagni.

Compagni di viaggio sono i nostri amici che camminano con noi. Ma anche lo sconosciuto che incrociamo scambiando un veloce saluto o qualche parola in più. Sono compagni di viaggio i faggi che circondano, il lupo, il capriolo, la rana che spiano i nostri movimenti.

 

LO ZAINO

Fra i compagni di viaggio abbiamo anche il nostro zaino, amico che porta per noi tutto il materiale indispensabile al cammino, e i nostri scarponi che portano “sulla pelle” tutti i segni del cammino.

Per escursioni giornaliere è sufficiente uno zaino da 20-30 lt, la capienza aumenta proporzionalmente per escursioni di più giorni.

Indicativamente (poi ognuno può attuare le varianti del caso) uno zaino ben preparato per un’escursione di una giornata deve contenere:

Equipaggiamento invernale minimo (dotazione obbligatoria per le nostre escursioni invernali)
Scarponi da trekking alti (NO SCARPE DA GINNASTICA) impermeabili ed in buone condizioni, zaino (consigliato 20-30 l; NO borse a spalla), abbigliamento da trekking invernale, giacca protettiva antivento ed antipioggia, occhiali da sole, crema solare, guanti e berretto. Pranzo al sacco o spuntino a seconda della lunghezza dell’escursione.

Ulteriori informazioni su equipaggiamento sulle schede specifiche della singola escursione, consigliato un cambio completo da lasciare in auto (comprese le scarpe).

Consigliati: bastoncini da trekking, ghette, torcia frontale (obbligatoria per escursioni notturne). Thermos con bevanda calda almeno 1 L.

Equipaggiamento estivo minimo (dotazione obbligatoria per le nostre escursioni estive)

Scarponi da trekking alti (NO SCARPE DA GINNASTICA) in buone condizioni (consigliati impermeabili), zaino (consigliato 20-30 l; NO borse a spalla), abbigliamento da trekking estivo, giacca protettiva antivento ed antipioggia nello zaino, occhiali da sole, crema solare, cappelino da sole. Borraccia con acqua almeno 1,5 / 2 L in considerazione delle condizioni di temperatura. Pranzo al sacco o spuntino a seconda della lunghezza dell’escursione.

Ulteriori informazioni su equipaggiamento sulle schede specifiche della singola escursione, consigliato un cambio completo da lasciare in auto (comprese le scarpe).

Consigliati: bastoncini da trekking, torcia frontale (obbligatoria per escursioni notturne), pantalone lungo. Per le notturne e per affrontare giornate di forte vento è sempre consigliabile avere nello zaino, anche in periodo estivo, un berretto e un paio di guanti di lana.

 

ABBIGLIAMENTO

Oltre a considerare il materiale minimo da avere al seguito è bene tener presente il principio fondamentale di coprirsi con strati sovrapposti (“a cipolla”).

Per ottenere una protezione efficace contro il freddo e il vento è meglio ricorrere a numerosi capi di vestiario  sottili e leggeri piuttosto che ad un unico strato spesso e pesante.

Vestirsi “a cipolla” consente di adeguare con facilità il grado di copertura col variare delle condizioni termiche e climatiche e di affidare agli strati dell’abbigliamento le diverse finalità da assolvere:

1. Capacità di traspirare a contatto con la pelle

2. Isolamento da caldo e freddo

3. Protezione da vento e pioggia.

1° Strato:

Abbigliamento intimo e comfort – riguarda gli indumenti a contatto della pelle i quali devono assorbire il sudore ed espellerlo nel minor tempo possibile, per evitare di avere un fastidioso strato umido a contatto con la pelle.
Questi indumenti devono essere morbidi, possibilmente elastici e privi di cuciture che possono essere causa di arrossamenti e vesciche. In inverno, quando fa particolarmente freddo, è bene aggiungere al primo strato anche un collant.

2° Strato:

Isolamento e calore – questo strato riguarda gli indumenti intermedi:  pantaloni, maglioni e giacche, necessari a creare una seconda e più efficace barriera termica.

Quando la temperatura ambientale scende al di sotto di una certa soglia ed il primo strato non è più sufficiente a garantire una temperatura costante, occorre creare un’ulteriore barriera intorno al corpo, che ci isoli dall’aria fredda.

Per i guanti, berretti, passamontagna, giacche e pantaloni il materiale di riferimento è il pile in poliestere. Per quanto riguarda i pantaloni tecnici da evitare jeans e pantaloni di velluto.

3° Strato:

Guscio protettivo – è lo strato più esterno, deputato a isolare il corpo contro i fenomeni atmosferici quali vento, pioggia e neve. Il guscio deve costituire una barriera intorno al corpo per evitare che il vento ci raffreddi o che l’acqua vada a bagnare gli strati sottostanti.

Questo strato deve essere impermeabile ma traspirante. Il tessuto usato per i capi protettivi è composto da membrane impermeabili che presentano micropori che permetteno il passaggio della traspirazione corporea impedendo il passaggio di gocce d’acqua.

Per escursioni in autonomia, oltre a quanto scritto sopra, nello zaino si deve sempre avere: materiale minimo da primo soccorso, coperta termica (“metallina”), carta escursionistica della zona almeno in scala 1:25.000, bussola, altimetro, GPS e batterie di ricambio (per chi lo possiede