I paesi fantasma più belli di Fanano
Accompagnare le persone alla scoperta delle meraviglie dell’Appennino è semplicemente meraviglioso. Camminare lungo i sentieri, salire verso cime che spariscono tra le nuvole, assaporare un panorama mozzafiato che hai già visto mille volte ma che è sempre in grado di stupirti, proprio come fosse la prima volta: sono emozioni uniche che non hanno prezzo. E ad essere ancora più meravigliosi sono gli occhi delle persone che ci seguono curiose nei percorsi di montagna. Voltarsi all’indietro, una volta arrivati con un gruppo alla meta, e vedere uno sguardo brillare per un paesaggio mai visto, è una sensazione inappagabile, che ci conferma ancora una volta che questa è la nostra strada.
Ma c’è una cosa altrettanto emozionante nel lavoro di una guida che spesso diamo per scontata, e che rappresenta in realtà il primo passo – in tutti i sensi – per dare vita a un percorso suggestivo e interessante. Ed è la prima escursione in avanscoperta per selezionare itinerari, sentieri, punti di interesse, scorci sui quali far cadere l’attenzione dei camminatori che accompagneremo, per scegliere le storie che racconteremo loro. Insomma una vera avventura, fatta di creazione e fantasia.
Nei giorni scorsi abbiamo fatto proprio questo. Ci siamo diretti a Fanano, nell’Appennino modenese, per percorrere – o meglio ripercorrere – in anteprima uno degli itinerari che proponiamo questa estate all’interno del calendario di escursioni guidate che organizziamo nell’Appennino tosco-emiliano (in calendario escursioni guidate a Fanano l’11 e il 12 giugno, il 3, il 16, il 22 e il 29 luglio, il 5, il 12, il 15, il 19, il 21, il 26 agosto, il 18 settembre e il 15 ottobre. Informazioni info@laviadeimonti.com, 3711842531). Un percorso suggestivo, lungo una decina di chilometri, che fa tappa in alcuni degli angoli più interessanti del comune di Fanano. A cominciare dalla via Romea Nonantolana, la via medievale solcata da pellegrini e mercanti. Il percorso che abbiamo scelto percorre un buon tratto del noto tragitto medievale, che dal centro di Fanano sale verso la frazione di Ospitale, quindi verso il Passo della Croce Arcana. A metà tracciato, però, il nostro itinerario devia, per immettersi in un sentiero ad anello che ci permette di rientrare a Fanano toccando un’altra meraviglia che la natura si sta a poco a poco riprendendo.
Nel territorio del comune di Fanano, infatti, sospeso a metà strada tra il capoluogo e il lago di Pratignano, in un versante coperto dai boschi, si trova un borgo abbandonato da decenni, un paese fantasma dimenticato, un tesoro di storia e cultura che ancora oggi è capace di gettare luce sulle nostre radici e sulle nostre tradizioni. È il borgo delle Caselle, uno dei più grandi paesi abbandonati presenti in questo angolo di Appennino, dove ancora si reggono in piedi, avvolte dalla vegetazione, una cinquantina di vecchie case che hanno visto nascere, crescere e morire generazioni di montanari. L’ingresso nel borgo, oggi come un tempo, è segnato da un muretto in sasso sovrastato da filari di bosso. Un segno inconfondibile che marca l’inizio dell’insediamento umano, e che ancora oggi, dopo decenni di abbandono, resiste. Dopo qualche metro, si entra nel vero e proprio borgo. Brandelli di pareti si stagliano contro il cielo, sorretti ormai solo dal vento. Finestre rimaste senza vetri si aprano sul vuoto di stanze che un tempo hanno visto muoversi famiglie di pastori e contadini. Nell’angolo una vecchia stufa arrugginita, mentre in alto un camino sopravvive miracolosamente sopra un tetto collassato.
Il borgo delle Caselle, il più alto del comune di Fanano nonché uno dei più grandi, fu abbandonato negli anni Cinquanta a causa di una frana. Un movimento franoso che lambì la borgata senza in realtà interessala direttamente, ma che costrinse gli abitanti ad evacuare l’intero borgo. Alcune case rividero la vita soltanto negli anni Settanta, quando un gruppo di hippy scelse quell’angolo di montagna per vivere. Ma fu soltanto per un periodo di tempo limitato. Poi, l’abbandono definitivo.
A noi oggi resta un dovere. Ed è quello di non dimenticare questo scorcio di vita passata delle popolazioni montanare. E di farlo rivivere, anche soltanto per un momento.
Altro borgo fantasma di Fanano sono Le Piagge, poco distanti dalle Caselle.
Mi piacerebbe sapere quanto ci vuole da Fanano per giungere al Borgo delle Caselle e il dislivello. Grazie Gianni Fini
Email giannifini@gmail.com
Ciao Gianni,
per la via più breve circa un’ora dai due ponti, con circa 600m di dislivello