ESTATE SETTEMBRINA, LA PIU’ AMATA DAGLI ESCURSONISTI

La burrasca di Ferragosto, la rottura estiva, l’autunno meteorologico e… l’estate settembrina.

Anche quest’anno il tempo in questo scorcio di stagione sta seguendo uno schema classico per le nostre zone. Il 14 agosto un vigoroso fronte freddo ha portato un primo, forte calo termico dopo la calura notevole iniziata a fine luglio; nel fine settimana 1-2 settembre una situazione depressionaria ha definitivamente rotto la grande estate, giusto in concomitanza con la data convenzionale di inizio del trimestre autunnale, meteorologicamente parlando (1 settembre). Ed ora, dopo alcuni giorni miti e gradevoli, riecco l’estate, o meglio l’estate settembrina.

Il nono mese dell’anno è, assieme a marzo, il più transitorio di tutti. Alcuni anni risulta molto piovoso e quasi completamente autunnale (come nel 2017); alcuni anni è invece governato dalle alte pressioni e si trasforma in un lungo epilogo dell’estate fin oltre la data dell’equinozio di autunno (23 settembre); altre volte ancora si tratta di un mix delle condizioni precedenti. In tutti i casi, comunque, qualche giorno di estate settembrina non manca mai.

Che cosa è l’estate settembrina? Un periodo più o meno lungo (da pochi giorni fino anche a un paio di settimane consecutive) in cui, nell’Italia centro-settentrionale, il tempo torna ad avere caratteristiche pienamente estive dopo una prima rottura stagionale avvenuta in precedenza. Le notti sempre più lunghe favoriscono un riposo tranquillo con temperature gradevoli, ma nelle ore diurne il sole torna a picchiare forte, quasi come a luglio e agosto. Negli ultimi anni poi, a causa del riscaldamento climatico in atto, sono sempre più frequenti episodi di calura intensa tardiva, con temperature massime sopra i 30 gradi nelle pianure. E’ quello che stiamo vivendo in questi giorni.

In montagna, però, le alte pressioni settembrine garantiscono condizioni superlative per gli amanti dell’escursionismo o di qualsiasi attività all’aria aperta. Minore afa = maggior limpidezza del cielo; minor nuvolosità pomeridiana = minore rischio di temporali; colori caldi = prime suggestioni autunnali; maggiore escursione termica tra il fresco notturno e la mitezza accentuata diurna = piacevole sensazione da mezza stagione. In più, e ciò non guasta, meno confusione e meno turismo di massa. Un turismo più consapevole e “intelligente”, da “intenditori”. Un vero paradiso per chi ama la montagna, forse il periodo più bello dell’anno.

Perciò, niente paura, i rigori dei mesi freddi sono ancora lontani. Anche se le grandi ferie sono finite, concedetevi un’evasione e salite in montagna a godervi l’estate settembrina.

 

Francesco Rosati

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