Perché il lago è “Santo”? La leggenda del grande lupo

Il lago Santo modenese è un luogo di grande fascino e interesse naturalistico. Durante le nostre escursioni in tanti ci chiedono il perché di questo nome curioso. Qualche giorno fa vi abbiamo raccontato una prima versione dell’origine del nome “Santo”, legata alla storia d’amore finita tragicamente fra una pastorella e un misterioso giovine.

Alcuni vecchi pensano invece che il nome del Lago Santo sia legato alla leggenda che vi raccontiamo oggi.
Una volta un cacciatore si mise in testa di uccidere un grosso, nero e feroce lupo che ormai da tempo dilaniava greggi e persone nella valle delle Tagliole e in quelle circostanti.
Con tutti scommetteva che l’avrebbe scovato ed ucciso il giorno stesso, ma ahimè il lupo scaltro continuava le sue incursioni.
Ormai questa bestia era per il cacciatore un’ossessione ,tanto che, non ascoltando più i suoi compaesani, passava anche la domenica nei boschi, non preoccupandosi di chiedere l’aiuto di Dio partecipando alla Messa; a chi glielo faceva notare rispondeva: “prima il lupo e poi la messa!”
Ormai era ossessionato dal lupo, non mangiava e non dormiva più, era sempre impegnato a pensare dove potesse essere il lupo o la sua tana.
Venne l’inverno, un inverno eccezionalmente nevoso, tanto da non permettere più l’orientamento nemmeno ad un cacciatore esperto della zona come lui. Un giorno cercava il lupo in un posto che sapeva essere quello di un grande e profondo lago.
Improvvisamente udì un ululato inconfondibile…era quello del suo acerrimo nemico! Senza pensare imbracciò il fucile e si mise a correre in quella direzione ma ahimè sentì prima un piede e poi l’altro affondare prima nella neve e poi, rompendo un sottile strato di ghiaccio sprofondare nell’acqua del lago…
Mentre annegava annaspando udì per l’ultima volta la voce del lupo che si beffava ancora di lui.

Dopo la sciagurata fine del cacciatore gli abitanti della valle chiesero ed ottennero che il Vescovo in persona salisse nel luogo dove si trovava il lago, per impartire la sua benedizione alle acque.

Da allora il lago è “Santo”, per ammonire i buoni cristiani sui loro doveri.

Alessandro Cappellini

Guida Ambientale Escursionistica La via dei monti

Questo articolo fa parte del ciclo di storie “Le escursioni ai tempi del coronavirus”: una raccolta di aneddoti, racconti e nozioni naturalistiche online a cura delle Guide Escursionistiche de La via dei monti, per tenervi compagnia in questo momento di digiuno dalle escursioni. Leggerli sarà come partecipare ad una camminata virtuale con le nostre guide, pur restando a casa, in attesa di ritrovarci presto per sentieri.

4 commenti su “Perché il lago è “Santo”? La leggenda del grande lupo”

  1. Mario Molaro 13 Luglio 2024

    A chi vive di questi luoghi benedetto sia il loro cammino.

  2. Mario Molaro 13 Luglio 2024

    A chi vive di questi luoghi benedetto sia il loro cammino.

  3. Natalina Lavarini 7 Settembre 2024

    Oggi sono andata al lago Santo ho fatto il percorso tutto che lo circonda e pensando al nome Santo mi sono immedesimata in qualcosa di benedetto,la sensazione di pace di tranquillità che ho provato è inspiegabile ho anche pregato,ci voglio ritornare è qualcosa di spirituale stupendo.

    • Sara Giovanardi 23 Settembre 2024

      Vero, un posto splendido. Se la prossima volta avrai voglia di spingerti verso il vicino Lago Baccio, vedrai che pace e meraviglia anche lì! 😉

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