APPENNINO TRA LEGGENDA E REALTA’: IL LAGO SCAFFAIOLO ovvero IL LAGO SENZA FONDO
Arrivare dal Lago del Cavone al Lago Scaffaiolo è senza dubbio una delle “gite” domenicali più diffuse.
Situato a pochi metri dal Monte Cupolino, il Lago Scaffaiolo prende il nome probabilmente dalla parola dialettale “scaffa”, termine con cui noi montanari indichiamo un avvallamento o una conca: infatti, a differenza di altri laghi dell’ Appennino, il Lago Scaffaiolo non è di origine glaciale ed a esso sono legate molte leggende alimentate dalla fantasia.
La più famosa riguarda la profondità del lago: a prima vista, il lago non sembra molto profondo, ma siccome ci sono state in passato difficoltà a scandagliarlo, ecco che subito nacque l’opinione che lo Scaffaiolo fosse senza fondo e che abbia comunicazione (ma non si sa bene come) direttamente con il mare; per questo motivo i vecchi della zona ritenevano fosse impossibile misurare la profondità e che ogni cosa (o essere vivente) finiti nel lago non sarebbero stati mai più ritrovati, In realtà, il lago è profondo due metri e mezzo.
Attenzione anche a gettare sassi nel lago: l’ incauto viaggiatore che lancia un sasso nel lago rischia di far scoppiare il finimondo. L’aria si riempie di forti boati, le acque si agitano fuoriuscendo dall’invaso spazzando via cose e persone; contemporaneamente cala una fitta nebbia coprendo tutta la zona e nascondendo il disastro.
Gli abitanti iniziarono a credere che il Lago fosse infestato da spiriti maligni, capace di nuocere in ogni modo e di causare guai apocalittici. Quando, nel Novecento, presso Lizzano pistoiese (versante toscano) si verificarono imponenti frane, gli abitanti attribuirono proprio agli spiriti maligni del lago l’accaduto.
Fabrizio Borgognoni
Guida Ambientale Escursionistica La via dei monti
Questo articolo fa parte del ciclo di storie “Le escursioni ai tempi del coronavirus”: una raccolta di aneddoti, racconti e nozioni naturalistiche online a cura delle Guide Escursionistiche de La via dei monti, per tenervi compagnia in questo momento di digiuno dalle escursioni. Leggerli sarà come partecipare ad una camminata virtuale con le nostre guide, pur restando a casa, in attesa di ritrovarci presto per sentieri.